“Monsieur Machine”

Si potrebbe definire Julien Offray de La Mettrie uno dei primi satanisti ufficiali, le cui spiegazioni filosofiche hanno trasformato tutto nel suo contrario.
Con una congiunzione Sole/Mercurio/Marte in quadratura a Plutone/Urano, possedeva una bocca disgustosa con la quale strombazzava al mondo i suoi pensieri perversi. Il suo motto era: “Contro la religione – contro la morale!
Filosofia/Achristou Fuoco Mercurio/Urano/Plutone in quadratura a T.

Julien Offray de La Mettrie Radix 12:00

Questi due ritratti sono le rappresentazioni più note di lui. Le sue polemiche e le sue provocatorie prese in giro amorali non conoscevano limiti, ma erano il suo programma.

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Julien Offray de La Mettrie

Se guardiamo di nuovo alla Prussia duecento anni dopo, non posso trascurare il parallelismo storico. Un Jan Böhmermann non è più sacro di un Julien Offray de La Mettrie. Anche lui è stato corteggiato e protetto dal governo tedesco per anni, anche se in realtà ci si dovrebbe vergognare di lui. Si dimostra costantemente ingrato nei confronti del suo ex protettore, in accordo con la sua filosofia amorale, o forse no?

Mettrie come filosofo

Prima di Charles Darwin, Mettrie diffuse una visione del mondo profondamente materialista, in cui negava l’indipendenza dell’anima. Era un epicureo convinto che metteva in guardia dal rimorso superfluo. Per lui, il pensiero era una funzione dell’organo del corpo, poiché la spiritualità era una funzione della materia.
Anche allora, trasformò tutti i principi socialmente morali nel loro contrario con un sarcasmo provocatorio (Philosophia/Achristou), proprio come Jan Böhmermann si prende gioco di tutto il buon senso.
Poiché Mettrie stesso aveva studiato medicina, tuttavia, non erano i politici ma i medici ad essere le sue vittime preferite e gli oggetti di provocazione. Era chiamato “Monsieur Machine” perché considerava l’essere umano come un apparato fisico. Lui stesso non praticò mai la medicina, ma si dice che sia morto per un salasso, anche se si dice che sia stato avvelenato all’età di 41 anni, dopo che gli era stato chiesto di scrivere il suo lascito filosofico un anno prima.

La palese amoralità e le provocazioni transfrontaliere di Mettrie divennero apparentemente troppo anche per lo spirito libero e tollerante di Federico II. Che il paté di fegato che presumibilmente produsse un’ostruzione intestinale non fosse poi la causa della sua morte precoce, e nemmeno il salasso associato che si dice abbia eseguito lui stesso, ma una coppa socratica di cicuta?